lunedì 25 gennaio 2010

Invasa la comunità zapatista di Bolón Ajaw



Articolo di Luis Hernández Navarro su La Jornada 
– Domenica 24 gennaio 2010
Elementi della Opddic invadono la comunità zapatista Bolón Ajaw
Un gruppo di indigeni priisti armati provenienti dall’ejido Agua Azul (municipio ufficiale di Tumbalá), la mattina di giovedì scorso hanno invaso le terre della comunità zapatista Bolón Ajaw. Gli invasori avevano armi e machete, “pronti ad usarli per colpire i nostri compagni”, ha denunciato questo sabato la giunta di buon governo (JBG) Corazón del arcoiris de la esperanza, del caracol di Morelia.
I 57 aggressori, membri dell’Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic), indicata ripetutamente come paramilitare, durante l’azione usavano apparecchi di telecomunicazione e si sono messi subito a fumare marijuana e costruire tre capanne di 3 metri per 4 con tetto di foglie di palma sulle terre recuperate dalle basi di appoggio dell’EZLN, sulle quali gli invasori della Opddic non hanno alcun diritto agrario. Ciò nonostante, la JBG assicura che “stanno cercando lo scontro tra indigeni occupando un terreno che si trova dentro il nuovo ejido Bolón Ajaw, municipio autonomo Comandanta Ramona”, con il falso pretesto di un problema agrario.  Il gruppo filogovernativo è entrato nel terreno alle otto di mattina del giorno 21, “con atteggiamento aggressivo, brandendo i machete”, oltre che ad alcune pistole calibro 38 e 22, “e quattro persone avevano delle ricetrasmittenti”. Secondo la JBG, l’invasione era guidata da Adolfo Moreno Estrada, Miguel Silvano Pérez, Adolfo Luna López, Geremías López Hernández, Óscar García López, Salomón Moreno López, José Alberto Urbino López, accompagnati “dall’avvocato” Horacio Chipis Gallegos che “è arrivato da poco nell’ejido Agua Azul”, ma quelli della Opddic “gli hanno già costruito la casa”.   La giunta zapatista denuncia che il proposito degli invasori è doppio: “per primo, ci sono le cascate di Bolón Ajaw, ed il secondo proposito è la terra e le sue risorse naturali”.   Il fatto segna la ripresa delle aggressioni frontali dei paramilitari (ed in occasioni precedenti anche di agenti di polizia) contro la comunità autonoma Bolón Ajaw, vicina allo stabilimento balneare delle cascate di Agua Azul, e situata su un altro gruppo di cascate a valle, fino ad ora vergini, di cui si prendono cura le famiglie tzeltales zapatiste della comunità.  Nei mesi precedenti, le aggressioni paramilitari, poliziesche e militari sono state rivolte apertamente contro le comunità aderenti all’Altra Campagna nella stessa zona (San Sebastián Bachajón, Xanil e Jotolá). Sembrava che le ostilità della Opddic contro gli zapatisti di Bolón Ajaw fossero diminuite nel 2009. Non così nello stabilimento balneare di Agua Clara, nella stessa regione, dove gruppi filogovernativi, appoggiati da poliziotti statali, hanno mostrato ostilità contro le basi di appoggio dell’EZLN.   ”Siccome conosciamo bene queste persone che sostengono i piani di Felipe Calderón e di Juan Sabines di volere fare affari con le nostre ricchezze naturali, immaginiamo che siano anche affamati di soldi senza però prendere in considerazione le conseguenze di questo”, afferma la JBG.   Le basi di appoggio del municipio autonoma Comandanta Ramona dichiarano nel comunicato: “Non consegneremo le ricchezze naturali, le difenderemo in ogni modo”.

http://www.jornada.unam.mx/2010/01/24/index.php?section=politica&article=008n2pol

(Traduzione “Maribel” – Bergamo)

Il comunicato completo della JBG 

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!