venerdì 14 maggio 2010

Turchia "..sembrano bambini ma non lo sono"

Cemil Cicek, Vice Primo Ministro del Governo Erdogan è a Ginevra per partecipare al Meeting periodico di revisione dei meccanismo (EPIM) delle Nazioni Unite, che continuerà fino al 14 Maggio. Cicek ha tenuto un discorso sul problema della discriminazione e, nello specifico sulla questione dei bambini condannati per aver partecipato a manifestazioni: “In Turchia la non discriminazione è garantita dalla Costituzione. Non c’è discriminazione sessuale, religiosa o etnica”, aggiungendo poi sul problema dei minori: “Non sono realmente dei bambini: solo fisicamente sembrano bambini ma non lo sono”.
A queste parole c’è stata la rivolta dell’assemblea ginevrina.
Cicek ha anche aggiunto che un disegno di legge sui minori in comparazione alla Legge sull’antiterrorismo (TMK) è nell’agenda della Grande assemblea nazionale turca.
Cicek ha anche aggiunto che in alcune regioni della Turchia (Nello specifico del Kurdistan turco NdT) quando le famiglie fanno i documenti per i loro figli dichiarano un’età che è inferiore a quella reale e così nella carta d’identità sembrano più giovani ed è per questo che non sono bambini e che bisognerebbe prendere atto di ciò.
Il Centro comunitario di Ginevra (Halkevi) ha rilasciato una dichiarazione scritta definendo le dichiarazioni di Cicek “immorali”. Il Centro ginevrino ha rammentato la Convenzione per i diritti dei bambini affermando: “Erdal Eren aveva 17 anni quando venne ucciso, Uğur Kaymaz ne aveva 12. Negli ultimi 20 anni sono stati uccisi 370 bambini kurdi in Turchia. Restiamo scioccati ogni volta che vediamo in Turchia immagini di bambini torturati nelle strade, condannati nelle corte penali coma adulti e sbattuti in galera per decine di anni. Queste cose le vediamo ogni giorno sui giornali e sulle televisioni. Dire ‘Non mettiamo manette ai polsi dei bambini’ non significa nulla. Sì, nel nostro paese i polsi dei bambini non sono incatenati solo perché le loro braccia ed i loro polsi sono spezzati dalla polizia”.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!