Come avvento con l’inchiesta svolta dall’esercito israeliano sull’offensiva Piombo fuso a Gaza (dicembre 2008-gennaio 2009), Tel Aviv si autoassolve da ogni colpa per l’uccisione, compiuta dai suoi soldati lo scorso 31 maggio, di nove civili turchi sulla nave «Mavi Marmara» assaltata in acque internazionali mentre con altre cinque imbarcazioni della «Freedom Flotilla» faceva rotta verso Gaza. Non prevede punizioni o provvedimenti disciplinari il rapporto che presentarenno oggi le Forze Armate israeliane sull’attacco alla Freedom Flotilla. Lo anticipa questa mattina il sito del quotidiano Haaretz.
Israele ha già messo in chiaro da tempo che la «colpa» della strage dei nove civili turchi deve essere attribuita solo agli attivisti a bordo della «Mavi Marmara» e che i suoi soldati furono «costretti» ad aprire il fuoco «per legittima difesa» di fronte alla «resistenza violenta» incontrata durante l’assalto alla nave.