sabato 23 maggio 2009

Svezia: disobedience in action per il diritto alla casa

Scontri tra squatter e polizia svedese

E’ stato chiamato Squatting Festival. Il giorno del quarantesimo anniversario del primo spazio occupato (Lund, 1969) è stato celebrato in questa maniera.
Gli attivisti della rete Squatting Movement hanno organizzato nella città svedese di Lund un fine settimana di occupazioni con l’intenzione di aprire una nuova stagione di battaglie per il diritto alla casa e di far emergere la problematica situazione dei precari sulla questione abitativa.
Lo Squatting Festival di Lund è culminato con una manifestazione e iniziative di disobbedienza per occupare tre grandi edifici nel centro della città. L’intenzione delle iniziative era quella di liberare e recuperare tre grandi spazi per organizzare un fine settimana di concerti, lezioni e cultura.
Come pratiche di piazza gli squatter svedesi hanno usato tattiche di confronto non-violento ed hanno tentato di forzare i blocchi della polizia che impedivano l’accesso agli edifici con scudi di plexiglass e protezioni corporali. E’ così che a Lund piu’ di mille attivisti si sono mobilitati per le strade della città dividendosi in tre gruppi, sfidando con i loro corpi il sistema di sicurezza e blindatura messo in campo dalla polizia svedese.
Tali pratiche si sono ispirate sia all’esperienza italiana delle Tute Bianche, alla tattica a "cinque dita" sperimentata a Rostock e alla YouthHouse action G13 in Danimarca.
La polizia svedese presidiava preventivamente gli edifici ma non è riuscita a bloccare le iniziative di disobeddedienza, scontrandosi con gli attivisti per tutta la giornata di mobilitazione.
Dopo una giornata di occupazioni, tentativi di sgombero e scontri con la polizia gli attivisti della rete Squatting Movement hanno occupato nella notte un ospedale in disuso e nei giorni successivi si sono succedute altre occupazioni.
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Guarda anche:
The squatting scene
motkraft

venerdì 22 maggio 2009

Arresti nelle province Kurde

Batman - L’Antiterrorismo del Dipartimento di Polizia di Batman ha fatto irruzione in alcune case e ha arrestato due persone, tra cui un bambino.
Şanliurfa - Il Procuratore di Ceylanpınar ha aperto un'inchiesta su 40 persone che parteciparono ad uno sciopero della fame di massa per protestare contro gli attacchi al DTP.
Hakkari - Un ragazzo, Rıfat Babat, è stato arrestato a Yüksekova in provincia di Hakkari. Secondo le informazioni ottenute uno dei motivi è la sua partecipazione nel 2008 alle celebrazioni del Newroz, che ricordiamo furono violentemente represse dalle forze speciali turche.

Striscia di Gaza, i pescatori palestinesi a Israele: 'Basta aggressioni'.

Centinaia di pescatori palestinesi, sostenuti da decine di dimostranti stranieri, hanno manifestato ieri sulle coste del mare di Gaza per protestare contro le costanti aggressioni dell’occupazione israeliana.
La Campagna internazionale palestinese contro l’assedio, che ha organizzato il corteo, ha affermato che i pescatori palestinesi sono esposti quotidianamente alle dure misure della sicurezza israeliana, tra i quali gli arresti e la confisca dei loro pescherecci e delle attrezzature di lavoro.
La Marina israeliana avrebbe inoltre avvertito i pescatori di non svolgere la loro attività a più di 3 miglia dalla costa, nonostante gli accordi internazionali concedano loro pieno diritto di di spingersi fino a 12 miglia.
“I pescatori palestinesi – hanno spiegato gli organizzatori della manifestazione – si sono trovati di fronte a due amare scelte: rinunciare alla pesca affrontando l’incubo della povertà e della fame, o sfidare le restrizioni d’Israele rischiando la propria vita”.
Secondo la Campagna, alla dimostrazione nella Striscia di Gaza – una regione che dipende totalmente dagli introiti della pesca - erano presenti 3.500 pescatori, più circa 2.000 lavoratori provenienti da attività legate al settore. Il messaggio è chiaro: è ora che la comunità internazionale intervenga in modo effettivo, e faccia pressioni sullo stato ebraico perché non “sprema” i pescatori palestinesi, e permetta anzi lo svolgimento del loro lavoro secondo gli accordi e le convenzioni internazionali.

23 maggio 2008 – 23 maggio 2009 - Chiaiano si difende !

Un anno fa le forze dell’ordine con inaudita violenza ed efferatezza attaccavano per due giorni il Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano e Marano. Arresti, feriti gravi come i ragazzi volati giù dal muro di oltre 6 metri. Rabbia tanta rabbia che ci riporta il ricordo di quel giorno. In un anno tante cose sono cambiate, uno scenario diverso si è presentato davanti alla nostra lotta, una lotta per la difesa del territorio, della democrazia, contro il piano rifiuti. In un anno tanto è cambiato, Bertolaso ha aperto il primo piccolo lotto di discarica, ed ha cominciato a giocare allo sfinimento con la mobilitazione dei cittadini resistenti di Chiaiano e Marano. Abbiamo passato un inverno difficile, tra l’irriducibilità dei cittadini resistenti , la volontà di restare autonomi ed indipendenti dalle clientele elettorali, dalle influenze politiche da destra e da sinistra. Nonostante la prima apertura della discarica sappiamo bene che la battaglia è ancora aperta. Abbiamo chiesto agli enti locali ed al governo l’apertura di un tavolo interistituzionale con i cittadini resistenti per l’immediata chiusura della discarica, l’avvio della bonifica di tutta la zona, la destinazione ad uso sociale delle cave di proprietà della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Al tempo stesso abbiamo deciso il boicottaggio delle elezioni provinciali ed europee che si terranno nel prossimo giugno, a testimonianza di una crisi irreversibile della rappresentanza istituzionale sempre più distante dai veri bisogni dei cittadini. Con lo sbocciare della primavera il Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano e Marano ha trovato un nuovo slancio ed una nuova vitalità. Ed è da questa condizione oggettiva, fatta di partecipazione e voglia di rimettersi in movimento che rilanciamo la mobilitazione per la chiusura della discarica di Chiaiano e Marano. Il prossimo 23 maggio, ad un anno esatto da quelle prime cariche contro di noi, passate alla storia come un’aggressione in piena regola della Questura contro cittadini a mani alzate, lanceremo una serata di mobilitazione e di lotta. A cominciare dalle 20:00 ci riuniremo in assemblea inaugurando un ritorno ad un modalità di gestione della notte che ha caratterizzato i primi tre o quattro mesi di questa lotta. Riprenderemo a stare in presidio anche di notte, in attesa di quell’ingresso da Via Cupa dei Cani degli auto compattatori che segnerebbe un’ulteriore aumento dei rifiuti in discarica. Per questo facciamo appello a tutti i cittadini che credono nella difesa della democrazia e della salute per stare con noi il 23 maggio prossimo al Presidio permanente in Via Cupa dei Cani, per rilanciare insieme la nostra lotta.
Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano e Marano

Medio Oriente – Piano Usa, le prime indiscrezioni

Intervista a Michele Giorgio
Le prime indiscrezioni sul piano Usa per risolvere la situazione israelo palestinese, arrivano dalle pagine del Jerusalem Post. Secondo conto quanto riportato, la proposta di Barack Obama, che sarà presentata il prossimo 4 giugno, punta ad uno stato palestinese indipendente e smilitarizzato con capitale a Gerusalemme est. Di fatto, il progetto riprende soluzioni e proposte già dibattute durante i negoziati di Camp David del 2000, allora falliti. A soddisfare il palato israeliano, dopo le prime reazioni contrarie sul riconoscimento di uno stato palestinese , è sicuramente la proposta che prevede di neutralizzare il piano arabo del 2002 che risulta indigesto a Israele. In particolare la questione legata al ritorno in dei profughi palestinesi, che prevede un “ limitato rientro”. Il commento di Michele Giorgio, giornalista del quotidiano il Manifesto [ audio ]

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!