mercoledì 2 febbraio 2011

Egitto - Al Jazeera, l'agente del contagio


Egitto  Manifestazioni 3di Marco D'eramo

Le insurrezioni iniziate in Tunisia si sono «trasmesse» prima all'Algeria, poi allo Yemen, infine all'Egitto, delineando un sollevamento generale del mondo arabo contro i propri governanti. I social networks hanno tenuto fede al proprio nome: hanno agito da reti sociali. Anche Internet ha agito davvero da inter-rete. Lo testimonia la prontezza con cui le autorità si sono affrettate a oscurare i social networks e a sconnettere gli egiziani dal Web.
Ma c'è un agente più decisivo e meno neutro di Facebook, Twitter o Google, che ha contribuito a questa trasmissione. L'agente che più ha trasmesso il «contagio rivoluzionario» è stata la rete televisiva Al Jazeera. Lo dimostrano gli arresti di suoi sei giornalisti da parte della polizia egiziana, la confisca delle cineprese, lo spegnimento dei ripetitori. Al Jazeera è abituata all'ostilità dei governi: nel 1999 fu tagliata l'elettricità a più di metà dell'Algeria per impedire che gli algerini potessero vedere una trasmissione critica verso il regime.

Italia - Acqua: la parola torna ai cittadini, al via la campagna referendaria

Conferenza stampa nazionale del Comitato Referendario 

"Due sì per l'acqua bene comune"


martedì 1 febbraio 2011

Egitto - Cairo, un milone contro il regime

43691.jpgLe voci e le attese di piazza Tahrir, tra i carri armati e la diplomazia internazionale

dal Cairo  Silvia Mollicchi
"Non ho mai visto persone prendersi cura l'una dell'altra in questo modo. Organizzare gruppi di volontari per sorvegliare le case, dirigere il traffico, pulire le strade, stare attenti che nessuno manchi all'appello, che tutti stiano bene". Yassin è rimasto in piazza Tahrir negli ultimi giorni assieme a migliaia di egiziani. "E il numero non accenna a diminuire. Ci sono giovani, anziani, famiglie, persone di tutti i ceti sociali".

Italia - Inizia la campagna referendaria per l'acqua bene comune - Conferenza stampa nazionale

GlobalProject seguirà l'evento in diretta web video.
Acqua: la parola torna ai cittadini, al via la campagna referendaria
Mercoledì 2 febbraio – ore 11.30
presso la sede dell'FNSI, (Saletta primo piano) Corso Vittorio Emanuele II, 349
Dopo la sentenza della Corte Costituzionale è certo che le cittadine e i cittadini italiani saranno chiamati alle urne per decide sulla ripubblicizzazione dei servizi idrici.
Prende dunque il via la campagna referendaria per l'acqua pubblica.

Manifestazione nazionale a Roma - VOTA SI’ AI REFERENDUM PER L’ACQUA BENE COMUNE! SI’ per fermare il nucleare, per la difesa dei beni comuni, dei diritti, della democrazia

26 marzo 2011 - Ore 14.00 - Piazza della Repubblica

Oltre un milione e quattrocentomila donne e uomini hanno sottoscritto i referendum per togliere la gestione del servizio idrico dal mercato e i profitti dall’acqua.
Lo hanno fatto attraverso una straordinaria esperienza di partecipazione dal basso, senza sponsorizzazioni politiche e grandi finanziatori, nel quasi totale silenzio dei principali mass-media.
Grazie a queste donne e questi uomini, nella prossima primavera l’intero popolo italiano sarà chiamato a pronunciarsi su una grande battaglia di civiltà: decidere se l’acqua debba essere un bene comune, un diritto umano universale e quindi gestita in forma pubblica e partecipativa o una merce da mettere a disposizione del mercato e dei grandi capitali finanziari, anche stranieri.
Noi che ci siamo impegnati nelle mobilitazioni del popolo dell’acqua, nelle battaglie per la riappropriazione sociale dei beni comuni e per la difesa dei diritti pensiamo che i referendum siano un’espressione sostanziale della democrazia attraverso la quale i cittadini esercitano la sovranità popolare su scelte essenziali della politica che riguardano l’esistenza collettiva.
Per consentire la massima partecipazione, chiediamo che il voto referendario sia accorpato alle prossime elezioni amministrative e che prima della celebrazione dei referendum si imponga la moratoria ai processi di privatizzazione.
Crediamo anche che il ricorso all’energia nucleare sia una una scelta sbagliata perché è una fonte rischiosa, costosa, non sicura e nei fatti alternativa al risparmio energetico e all’utilizzo delle fonti rinnovabili.
Siamo convinti che una vittoria dei SI ai referendum della prossima primavera possa costituire una prima e fondamentale tappa, non solo per riconsegnare il bene comune acqua alla gestione partecipativa delle comunità locali, bensì per invertire la rotta e sconfiggere le politiche liberiste e le privatizzazioni dei beni comuni che negli ultimi trent’anni hanno prodotto solo l’impoverimento di larga parte delle popolazioni e dei territori e arricchito pochi gruppi finanziari con una drastica riduzione dei diritti conquistati, determinando la drammatica crisi economica, sociale, ecologica e di democrazia nella quale siamo tuttora immersi.
Cambiare si può e possiamo farlo tutte e tutti assieme.
Per questo chiamiamo tutte le donne e gli uomini di questo Paese a una grande manifestazione nazionale del popolo dell’acqua e dei movimenti per i beni comuni da tenersi a Roma sabato 26 marzo 2011.
Una manifestazione aperta, allegra e plurale.
Per lanciare la vittoria dei SI ai referendum per l’acqua bene comune.
E per dire che un’altra Italia è possibile. Qui ed ora.
Perché solo la partecipazione è libertà.
Perché si scrive acqua e si legge democrazia.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!