lunedì 30 novembre 2009

Le Giunte di Buon Governo indagano

“Una trappola” la notizia che gli zapatisti abbiano chiesto il riconoscimento del governo. Si indaga sull’identità delle persone che si sono spacciate per rappresentanti ed hanno firmato il documento.


Articolo di Hermann Bellinghausen da La Jornada – Sabato 28 novembre 2009

Le giunte di buon governo (JBG) Hacia la esperanza, di La Realidad (zona selva di confine) e Nueva semilla que va a producir, di Roberto Barrios (zona nord) smentiscono di aver chiesto il “riconoscimento” al Congresso locale ed al governo di Juan Sabines Guerrero. “È triste che qualcuno diffonda queste cose, secondo noi si tratta di una trappola. Non raggiungeranno i loro scopi, noi sappiamo che pubblicheranno altre cose con le quali non abbiamo niente a che vedere. Ci vogliono schiacciare, ma non ci riusciranno”, dichiara la JBG di La Realidad. “Per noi il denaro non vale, non può comprare la nostra dignità”. Il 25 novembre, denunciano le autorità zapatiste, unendosi alle smentite delle altre tre JBG, “la corrispondente di La Jornada ha scritto che rappresentanti delle cinque JBG hanno avuto incontri con un gruppo di legislatori locali. Sono solo bugie con le quali altri si stanno arricchendo”. Da parte sua, la giunta zapatista del caracol Que habla para todos, della zona nord, riferendosi alle “falsità” diffuse, “in cui il giornale sottolinea che gli zapatisti hanno chiesto riconoscimento giuridico, politico, finanziario e sociale”, smentisce che una “commissione” guidata dal deputato panista Trinidad Rosales Franco abbia visitato le JBG. “Questi parassiti imbroglioni e ladri mantengono il potere con la menzogna e vogliono continuare ad esercitare il controllo con la distribuzione delle briciole”. Gli zapatisti chiariscono che i poteri Esecutivo, Legislativo e Giudiziario, insieme ai partiti PRI, PAN e PRD, “hanno tradito gli accordi di San Andrés, che per loro erano solo carta straccia per pulirsi e da gettare nel cesso, e questo vuol dire che non hanno la capacità di governare il popolo ed il paese.” La notizia contestata cita l’esistenza di un documento firmato da individui che si sono spacciati per zapatisti. Secondo la JBG della zona nord, “il malgoverno usa e corrompe gente che si presta e si vende per qualche soldo (….), ma ora indagheremo sulle persone che hanno firmato questo documento e si sono spacciate per membri delle JBG, per punirli e mostrare loro come si applica la giustizia nelle nostre comunità, perché non conosciamo queste persone che non fanno parte delle nostre fila zapatiste”. Le autorità autonome dichiarano: “Il nostro potere è la nostra dignità, non ci vendiamo, non ci arrendiamo né tentenniamo, la nostra lotta è per giustizia, libertà e democrazia e siamo contro le bugie dei malgovernanti. La politica del malgoverno è creare disinformazione e confondere la gente onesta che lotta e resiste, il suo piano di contrainsurgencia è creare terrore e paura nella società”. Di fronte a questa situazione, conclude, “chiediamo ai fratelli onesti che lottano per la giustizia e la democrazia di non lasciarsi ingannare dagli sporchi interessi di questi governi vampiri e dai media che non dicono la verità”.

(Traduzione “Maribel” – Bergamo)

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!