Sgorga acqua rossa oggi dalle fontane pubbliche di Tel Aviv, come il colore del sangue versato da nove attivisti turchi contro il blocco di Gaza, uccisi lo scorso 31 maggio dai soldati israeliani lanciati all’arrembaggio delle navi della Freedom Flotilla. La clamorosa protesta è stata attuata nelle fontane delle centrali via Dizengoff, Yigal Alon e dal  Masaryk dal «Comitato contro il blocco di Gaza» per ricordare agli israeliani la brutalità dell’assedio contro il territorio palestinese e le recenti uccisioni dei pacifisti stranieri.
La protesta ha fatto ancora più effetto perché attuata nella celebre fontana realizzata dallo scultore Yaakov Agam, in Piazza Dizengoff.  Tuttavia difficilmente l’azione scuoterà gli israeliani convinti in maggioranza della correttezza dell’assedio di Gaza e sostenitori dell’uso della forza anche contro i pacifisti internazionali che via mare provano a raggiungere la Striscia. Un sondaggio d’opinione pubblicato dal quotidiano Haaretz rivela che il 48% degli israeliani non ritiene necessaria la costituzione di alcuna commissione di inchiesta sull’arrembaggio della nave turca «Mavi Marmara», conclusosi con l’uccisione di nove passeggeri. Il 74% degli intervistati ritiene che i soldati abbiano agito «molto bene».
Oggi dovrebbe salpare per Gaza una nave iraniana carica di aiuti umanitari. La televisione al Alam ieri sera ha riferito che a bordo ci sono anche giornalisti e parlamentari.

tratto da Nena News