mercoledì 2 marzo 2011

Honduras - Dichiarazione dei popoli della terra e del mare



DICHIARAZIONE DEI POPOLI DELLA TERRA E DEL MARE
"MARTIRI DI SAN JUAN"
Noi uomini e donne dei popoli indigeni e neri dell’Honduras: Pech, Tawahka, Chorti, Tolupanes, Lencas, Miskitu, Creoles e Garínagu, provenienti dalla terra e dal mare, autoconvocati nella comunità di San Juan Durugubuti, Tela, Atlantida, nei giorni 20, 21, 22, 23 e 24 febbraio 2011, per unire i nostri pensieri, sentimenti, parole ed insediare la nostra assemblea plurinazionale costituente e multiculturale, emaniamo la seguente dichiarazione:
1.      Dichiariamo che ci siamo incontrati in diverse cerimonie della nostra spiritualità, per ricevere l'energia e l'orientamento dai nostri antenati ed antenate, rafforzare la resistenza millenaria dei nostri popoli per la difesa della vita e della madre terra.
2.      Dichiariamo che il regime prosecutore del colpo di stato del 28 giugno 2009, intensifica l'invasione dei territori indigeni e neri, mediante la concessione dei fiumi per costruire dighe di sbarramento private, come il progetto denominato PATUCA 1, 2 e 3, come le molteplici dighe che pretende costruire sui fiumi dei territori lencas, dove si sta conducendo una storica battaglia, come lo sfruttamento minerario, la militarizzazione dei nostri territori, i progetti turistici come quello della Baia di Tela, la realizzazione delle città-modello, enclavi che ledono la sovranità dell’Honduras come paese, a servizio del narcotraffico internazionale.
3.      Dichiariamo la nostra solidarietà coi popoli che abitano la Moskitia honduregna, colpiti dalla repressione, militarizzazione e saccheggio dei beni naturalistici da parte dell'oligarchia e delle multinazionali, parimenti manifestiamo il nostro appoggio categorico all’appello all'autodemarcazione del territorio. Assumiamo la dichiarazione dei popoli della Moskitia UPINH, e fin d’ora ci autoconvochiamo alle seguenti sessioni di lavoro della nostra assemblea plurinazionale costituente multiculturale nel territorio indigeno Miskitu.
4.      Dichiariamo l’urgenza che l’Honduras in quanto Stato, faccia propria la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni, come parte integrante dell’ambito giuridico interno.
5.      Dichiariamo la nostra condanna al regime, che incoraggia la privatizzazione dell'educazione, della salute, che esegue sgomberi di comunità indigene come la Nueva Estanzuela del popolo Maya Chortí, che permette l'assassinio di indigeni tolupanes, così come di leader di altri popoli, crimini che restano impuniti.
6.      Dichiariamo la nostra preoccupazione per gli attentati e minacce contro i mezzi d’informazione comunitari, che violano il diritto alla libera espressione del pensiero ed il diritto dei nostri popoli a creare i propri mezzi d’informazione alternativi, secondo quanto stabilito dall'Accordo 169 dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro OIT, e dalla Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli Indigeni e Neri.
7.      Dichiariamo che quest’assemblea plurinazionale costituente multiculturale sarà permanente e durerà fino ad ottenere l'emanazione di una nuova costituzione, che permetta la rifondazione dell’Honduras.
8.      Dichiariamo il nostro appoggio al Primo Ospedale Garífuna dell’Honduras, in funzione nella comunità di Ciriboya, municipio di Iriona, Colon, e denunciamo il manifesto sabotaggio da parte del regime. Ne esigiamo l'incorporazione nel fondo per la sanità pubblica.
9.      Dichiariamo la nostra solidarietà con gli insegnanti honduregni in lotta per la difesa dell'educazione pubblica e la difesa dello Statuto del Docente, solidarizziamo col movimento contadino colpito dalla deroga del Decreto Legislativo 18-2008, solidarizziamo con le famiglie delle vittime assassinate dal regime golpista, esigiamo il ritorno incondizionato e sicuro degli esiliati, tra cui José Manuel Zelaya, Presidente dell’Honduras 2006-2010.
10.  Dichiariamo l'autoconvocazione della grande assemblea di donne indigene e nere dell’Honduras, che si realizzerà in Copan Galel nel prossimo mese di maggio.
11.  Noi 1800 delegati e delegate partecipanti a questa Assemblea plurinazionale costituente multiculturale, esprimiamo la nostra gratitudine alla comunità di San Juan Durugubuti, Tela, Atlantide, al popolo Garífuna e alla sua Organizzazione Fraterna Nera dell’Honduras OFRANEH, per l’ospitalità, la fratellanza e l’allegria con cui ci hanno accolti.

Emesso nella comunità di San Juan Durugubuti, Tela, Atlantide, il 23 febbraio 2011

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!