lunedì 28 agosto 2017

Colombia - Donne delle FARC chiedono di inserire visione femminista nel nuovo partito

Le donne delle FARC-EP hanno presentato proposte che rivendicano le lotte di genere e il femminismo come spazio di lotta necessario nell’organizzazione in cui si trasformeranno per partecipare alla vita politica del paese, dopo l’Accordo di Pace firmato con il governo di Juan Manuel Santos.


In un documento di sette pagine, le donne delle FARC hanno spiegato la loro visione del femminismo come contributo alle Tesi di Aprile redatte dalla direzione delle FARC-EP come strumento guida per il prossimo Congresso. In questa istanza le FARC trasformeranno la loro struttura, piattaforma e principi organici in modo che la nuova organizzazione possa entrare a pieno titolo nella vita politica quotidiana del paese.

Nel testo le donne assicurano che “il femminismo è inteso come corrente di pensiero e azione che cerca di eliminare tutte le pratiche volte a mantenere l’ordine sociale patriarcale il quale, a sua volta, sostiene la diseguaglianza nel sistema capitalista”. Descrivono il femminismo come “un concetto etico-politico della realtà che contribuisce alla lotta per condizioni giuste e la distribuzione equa della ricchezza, superando tutte le forme di sfruttamento, compresa quello sessuale”.

In questo senso le donne delle FARC dichiarano che “il femminismo combatte il patriarcato. Questo vuol dire che è contro l’organizzazione sociale storica che mette gli uomini e il maschile come asse centrale delle relazioni e delle istituzioni sociali”. Su questo punto aggiungono che “anche il maschile deve trasformarsi in una identità basata su relazioni di uguaglianza con le donne e caratterizzata per il trattamento giusto, solidale e di rispetto per le differenze, costruendo così una mascolinità nuova e contro-egemonica”.

Le donne delle FARC fanno riferimento, tra altri aspetti, alla necessaria assunzione di potere delle donne negli spazi dove si prendono decisioni, al diritto a decidere sul loro corpo e al rispetto per la diversità e orientamento sessuale. In questo senso indicano che “è necessario continuare con la formazione della coscienza collettiva che accolga la popolazione LGBTI nella nostra organizzazione politica e nelle organizzazioni di massa. Gli orientamenti sessuali delle persone non hanno nessuna relazione con il loro comportamento politico, né con il prestigio politico dell’organizzazione. Dentro il Nuovo Partito saremo estremamente attente per prevenire qualunque tipo do violenza contro le donne, persone con orientamento sessuale diverso e costruzione identitaria”.

venerdì 18 agosto 2017

Venezuela - Il punto di vista della Cina

di Raúl Zibechi
Conoscere i criteri che usa la potenza emergente sull’America Latina, e in particolare sul Venezuela, è sommamente importante giacché raramente i loro mezzi di comunicazione lasciano intravedere le opinioni che circolano nel governo cinese. Il 1° agosto la rivista cinese  Global Times ha pubblicato un esteso editoriale intitolato “Venezuela un microcosmo dell’enigma latinoamericano” (goo.gl/ksmY77).
Il Global Times appartiene all’organo ufficiale del Partito Comunista della Cina, Quotidiano del Popolo, ma si focalizza su temi internazionali e le sue opinioni hanno maggiore autonomia del media che lo patrocina.
L’articolo analizza le recenti elezioni dell’Assemblea Costituente mostrando un certo sostegno al progetto ma, allo stesso tempo prendendo le distanze. Riserva le sue maggiori critiche alla Casa Bianca, dicendo che “Washington si preoccupa solo di prendere il controllo del continente, come suo cortile posteriore, e non è interessata ad aiutarli”.
Evidenza che gli obiettivi degli Stati Uniti consistono nella “eliminazione di Maduro e nella distruzione dell’eredità politica di Chávez”, ma precisa anche che tutti i governi di sinistra del continente hanno una relazione “scomoda” con Washington.
Secondo il Global Times, “senza un’industrializzazione pienamente sviluppata, le economie latinoamericane dipendono in gran misura dalle risorse”, ragione per cui molti paesi presentano forti spaccature sociali e di ricchezza, come succede in Venezuela, dove i contadini e i poveri urbani appoggiano il governo mentre la classe media ricca sostiene l’opposizione.
Finora non ci sono novità. Ma a questo punto comincia un’analisi che svela le posizioni del governo cinese. “Il sistema politico che hanno adottato dall’Occidente non è riuscito ad affrontare questi problemi”, spiega il Global Times.
La rivista, pertanto, dice che “indipendentemente da chi vinca, il Venezuela avrà difficoltà a vedere la luce alla fine del tunnel. Le divisioni sociali non possono essere risolte, e l’intervento degli Stati Uniti non si fermerà. Il Venezuela può essere trascinato in un prolungata battaglia politica”. Con totale trasparenza, la dirigenza cinese pensa che il paese si incammini verso maggiori conflitti.
In secondo luogo, sostiene che il Venezuela sia un “importante socio della Cina”. Difende le relazioni di cooperazione “indipendentemente da chi governa il paese”, perché “il commercio con la Cina sarà utile ai venezuelani”. Per quello stimano di mantenere delle relazioni fluide e strette che “in Venezuela trascendono gli interessi di partito”.

venerdì 11 agosto 2017

Messico - “Llegò la hora del florecimiento de los pueblos": un altro passo.

Comunicato congiunto del Congresso Nazionale Indigeno e della Commissione Sexta dell'EZLN, per salutare le/i primi componenti dell'Associazione civile “Llegò la hora del florecimiento de los pueblos".

Un passo legale e necessario per la registrazione della candidatura della portavoce del Consiglio Indigeno di Governo, l'indigena María de Jesús Patricio Martínez, alla Presidenza della Repubblica Messicana 2018-2024.

Agosto 2017

Al Popolo del Messico:
Ai Popoli del Mondo:
Alla Sexta Nazionale e Internazionale:

Sorelle, fratelli, hermanoas:
Compagne, compagni e compañeroas:

I quartieri, tribù, nazioni e popoli originari riuniti nel Congresso Nazionale Indigeno e le comunità indigene zapatiste, salutano il raggiungimento di un ulteriore passo nel lungo cammino per ottenere che il nome della portavoce del Consiglio Indigeno di Governo, la compagna indigena nahua María de Jesús Patricio Martínez, appaia sulle schede elettorali del 2018 come candidata alla presidenza del Messico.

Questo passo legale è stato possibile grazie al generoso ascolto, il rispettoso sguardo e la parola amica di donne e uomini che, con la loro storia ed il proprio lavoro, si sono guadagnati un posto speciale non solo in Messico e nel mondo, ma anche e soprattutto nel cuore del colore della terra che siamo.

Il Congresso Nazionale Indigeno e gli indigeni zapatisti manifestano qui il loro beneplacito e sincera gratitudine a:

María de Jesús de la Fuente de O’Higgins (artista plastica e presidente della Fondazione Culturale María e Pablo O’Higgins)

Graciela Iturbide (fotografa)

María Baranda (poetessa)

Paulina Fernández Christlieb (dottorato in Scienze Politiche)

Fernanda Navarro (Filosofa)

Alicia Castellanos (Antropologa)

Sylvia Marcos (Sociologa)

María Eugenia Sánchez Díaz de Rivera (Sociologa)

Ana Lidya Flores (docente di Lettere Iberoamericane)

Paulette Dieterlen Struck (Filosofa)

Márgara Millán (dottorato in Studi Latinoamericani)

Domitila Domingo Manuel “Domi” (artista grafica)

Mercedes Olivera Bustamante (Antropologa)

Bárbara Zamora (laurea in Diritto)

Magdalena Gómez (laurea in Diritto)

Rosa Albina Garavito (Sociologa)

Elia Stavenhagen (dottoressa)

Lidia Tamayo Flores (arpista)

Carolina Coppel (produttrice culturale)

Pablo González Casanova (Sociologo)

Antonio Ramírez (artista grafico e letterario)

Eduardo Matos Moctezuma (docente di Scienze Antropologiche)

Javier Garciadiego (dottorato in storia del Messico)

Juan Carlos Rulfo (cineasta)

Juan Pablo Rulfo (disegnatore, artista grafico)

Francisco Toledo (artista grafico)

Paul Leduc (cineasta)

Mardonio Carballo (scrittore, giornalista)

Luis de Tavira (direttore teatrale)

Juan Villoro (scrittore)

Óscar Chávez (cantautore)

Gilberto López y Rivas (Antropologo)

Carlos López Beltrán (Filosofo)

Néstor Quiñones (artista grafico)

Jorge Alonso (Antropologo)

Raúl Delgado Wise (dottorato in Scienze Sociali)

Francisco Morfín Otero (Filosofo)

Arturo Anguiano Orozco (Sociologo)

Carlos Aguirre Rojas (dottorato in Economia)

Pablo Fernández Christlieb (Psicologo)

Rodolfo Suárez Molinar (Filosofo).

Leonel Rosales García, Monel (musicista di Panteón Rococó)

Rodrigo Joel Bonilla Pineda, Gorri (musicista di Panteón Rococó)

Marco Antonio Huerta Heredia, Tanis (musicista di Panteón Rococó)

Rolando Ortega, Roco Pachukote, (musicista)

Francisco Arturo Barrios Martínez, el Mastuerzo (musicista)

Panteón Rococó (musicisti)

Carlos González García (laurea in Diritto).

Queste persone, insieme ad altre che sono state contattate, fanno parte dell’Associazione Civile “LLEGÓ LA HORA DEL FLORECIMIENTO DE LOS PUEBLOS”, istanza necessaria per avviare il percorso di registrazione della candidatura di colei che, affettuosamente e con rispetto, chiamiamo “Marichuy”, affinché per la prima volta nella storia di questo paese una donna di un popolo originario, indigeno, corra per la presidenza della Repubblica Messicana.

Tutte e tutti loro, per la loro onestà e impegno, sono di nostra assoluta fiducia e ammirazione, per cui abbiamo presentato i loro nomi alla prima Assemblea Generale del Consiglio Indigeno di Governo che si è tenuta nei giorni 5 e 6 agosto 2017. Il Consiglio Indigeno di Governo ha accolto con gioia l’appoggio di quest@ fratelli e sorelle che, per il loro lavoro nelle scienze, le arti e l’attivismo sociale, hanno il riconoscimento di ampi settori in Messico e nel mondo.

Di fronte alla guerra in corso, la nostra scommessa è per la pace reale, ovvero, con democrazia, libertà e giustizia.

Questo è un ulteriore passo sulla nostra strada per incontrarci con chi vogliamo ascoltare e invitare ad organizzarsi.

Dagli angoli più dimenticati del Messico originario e per la Ricostituzione Integrale dei Nostri Popoli: Mai Più il Messico Senza di Noi!

Congresso Nazionale Indigeno

Commissione Sexta dell’EZLN

6 agosto 2017


Traduzione “Maribel” – Bergamo

sabato 5 agosto 2017

Messico - Italia - Juntos para el Derecho a la Salud - A sostegno della Salute Autonoma Zapatista

Abbiamo lanciato nel gennaio 2017 una Campagna di sostegno del Sistema di Salute Autonomo Zapatista nella Zona del Caracol della Garrucha
La salute autonoma è parte del largo processo di autonomia ed autogoverno che le comunità indigene zapatiste hanno intrapreso per costruire un’alternativa sociale complessiva, sviluppando percorsi di autorganizzazione nell’educazione, nello sviluppo di attività produttive e comunitarie, nella gestione della giustizia.
Lo sviluppo del Sistema di Salute Autonomo si basa sul lavoro volontario dei Promotori di Salute, che in maniera costante sono impegnati in un processo di formazione collettiva, che vede un ruolo centrale delle donne

Alla base della Salute Autonoma c’è la profonda convinzione che la salute sia un diritto essenziale.
Diritto ad essere curati con qualità accompagnato dal diritto a prevenire le cause che portano alle malattie. Per questo il lavoro dei Promotori intreccia l’assistenza alle campagne di prevenzione, volte a migliorare le condizioni di vita personali e collettive.
Il recupero della medicina tradizionale e naturale si accompagna ad un uso consapevole della medicina moderna. 

In vent'anni sono state create Cliniche attrezzate per zona ma anche un capillare sistema di microcliniche e di presidi sanitari locali
E’ stata fatta molta strada ma come dicono gli zapatisti “il cammino è ancora lungo”.
La campagna Juntos para la salud intende appoggiare lo sviluppo a tutto campo del Sistema di Salute Autonomo Zapatista del Caracol III, La Garrucha "Resistencia hacia un nuevo amanecer", dove ha sede la Giunta del Buongoverno Selva Tzeltal "El camino del futuro" che raggruppa i Municipi Autonomi di "Francisco Gómez", "San Manuel", "Francisco Villa" e "Ricardo Flores Magón".
Ad Agosto 2017 una delegazione dall’Italia, formata da attivisti e medici, dopo aver partecipato alla seconda edizione di CompArte per la Umanità, aver consegnato alcuni materiali sanitari alla Clinica di Oventic e portato un piccolo contributo economico alla Giunta de La Realidad, ha raggiunto il Caracol de La Garrucha. Sono stati consegnati materiali sanitari e si è svolto un approfondito incontro con i Coordinatori e Promotori di salute locali.

Nell’incontro sono state discusse le prossime tappe: 
- incremento del funzionamento Laboratorio di Analisi 
- fornitura di materiali e strumenti sanitari, secondo quando indicato dai Promotori 
- sviluppo di attività di chirurgia 

Una nuova delegazione si recherà in Chiapas nelle comunità zapatiste a dicembre 2017.
Come appoggiare la Campagna Juntos para la salud?
Puoi contribuire anche tu con: 
- raccolta del materiale sanitario che ci è stato richiesto 
- sottoscrizioni di contributi economici 
- organizzazione di momenti informativi 
- partecipazione alle delegazioni in Chiapas


Per informazioni: 
brigatesalutechiapas@gmail.com


La campagna è coordinata da:
Cooperazione Rebelde Napol
FB @cooperazionerebelde.napoli
TW @cooperRebeldeNapoli
SITO CooperazioneRebelde

Sostenuta da: 
Presidio di Salute Solidale - Napoli
FB @presidiosalute.napoli
* Associazione Ya Basta - Caminantes
FB @yaBastaCaminantes
SITO www.yabasta.it
* Ya Basta Moltitudia Roma
FB @yabasta.moltitudia

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!